La polizia turca del premier Erdogan ha ormai passato ogni limite e
sta sprofondando il Paese nella barbarie. Scene agghiaccianti circolano
nel web, come questo video che vi mostriamo e che è fortemente
sconsigliato a chi non vuole vedere scene particolarmente violente, e
vietato ai minori. Per vedere il video, cliccare su questa link: http://www.fanpage.it/gezi-park-ruspe-distruggono-la-tendopoli-dei-manifestanti/ tratto dal sito www.fanpage.it.
Nella prima parte di questo video si vede un manifestante
schiacciato da una ruspa per metà del corpo, che emette grida
strazianti, mentre la ruspa non accenna ad andare indietro nonostante le urla e gli inviti e le sollecitazioni della folla intorno. Nel video si vede anche che alcuni poliziotti aiutano infine a tirare fuori l’uomo da sotto la ruspa.
Sempre sul web (facebook e twitter) ci sono anche denunce di cittadini turchi in tutte le lingue, sull’uso
d’armi chimiche da parte della polizia turca. La notizia è confermata
dai medici che denunziano l’uso di sostanze fortemente urticanti sparate
dai cannoni ad “acqua”.
Ieri sera la polizia turca non si è fermata nemmeno davanti ai
portatori di handicap, presi di mira ormai da giorni da violenti getti
s’acqua e gas lacrimogeno al peperoncino sparati ad altezza d’uomo, anche seduti nelle loro sedie a rotelle.
L’ospedale da campo allestito dai manifestanti è stato devastato, e
i feriti rimossi nel mezzo di violenze inaudite. Gli attivisti parlano
anche di bambini orrendamente feriti dalla polizia.
Lo “sgombero” di piazza Taksim e del Gezi park ha ormai preso il carattere di un massacro,
sul modello delle giubbe blu contro i pacifici indiani: è una caccia
all’uomo dove la polizia commette omicidi e violenze, compresi gli
stupri.
Non si contano le testimonianze di violenze di ogni tipo e di veri e propri stupri di gruppo.
Denunce che non hanno alcuna possibilità d’avere un seguito, se non una
ulteriore punizione di chi le deposita. Il governo di Erdogan, ha
infatti arrestato decine di avvocati che hanno “osato” prestare
assistenza ai manifestanti, trattati alla stregua di terroristi,
esattamente come i nazisti trattavano i partigiani durante l’ultima
guerra mondiale.
Si parla di 7500 feriti e di 5 morti sinora, ma in realtà i morti potrebbero essere già 20 o 30 e forse molti di più.
Giorni fa, sono circolate sui giornali turchi notizie di sei
suicidi di poliziotti. Non è chiaro se si tratta di suicidi reali oppure
di esecuzioni di poliziotti che non si sono prestati a commettere
crimini contro l’umanità, sul modello dei soldati tedeschi della Wermacht quando non volevano commettere massacri su ebrei o prigionieri inermi.
Oltretutto, molti feriti in realtà sono stati resi ciechi dalla
polizia che ha spruzzato gas lacrimogeno al peperoncino da distanza
ravvicinatissima anche ai comuni passanti, come dimostra la più famosa
foto della protesta che pubblichiamo, tratta dal sito facebook Occupy
Gezi.
E guardando il flusso di immagini si capisce che molti poliziotti
potrebbero pure rifiutarsi di commettere questi crimini efferati come
schiacciare la gente con i bulldozer e commettere violenze su donne e
feriti, e dunque diventare vittime a loro volta.
Intanto, la graziosa sovrana d’Europa, Angela Merkel, resta muta.
L’ultimo intervento dell’altruista cancelliere tedesco, nota a tutti
come il grande difensore dei più deboli, soprattutto greci e siciliani,
non parla dal lontano 6 giugno di fronte all’agghiacciante escalation di
violenza e orrore.
Inadeguata anche la protesta dei vertici dell’UE che praticamente sta
a guardare, tranne una mozione di condanna presentata da un esiguo
numero di deputati al Parlamento Europeo e che non ha valore giuridico.
Sono pochi gli esponenti politici tedeschi realmente interessati a sostenere i diritti dei cittadini turchi. Tra questi, Claudia Roth, dei verdi, si è recata a Istanbul ed ha contribuito a diffondere le orribili notizie provenienti dalla Turchia.
Linksicilia ha deciso di tradurre questo articolo in inglese e così farlo circolare anche a scala internazionale.
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