venerdì 28 gennaio 2011

Due morti e decine di feriti in piazza al Cairo. Fermato ElBaradei. Vodafone: oscurato anche Internet.

ROMA- Sangue nelle strade del Cairo anche oggi. Testimoni citati da un collegamento in diretta di Al Jazeera hanno detto che in piazza Tahrir ci sono morti. Secondo l'emittente il primo bilancio del «venerdì della collera» starebbe di due morti e decine di feriti. Gli oppositori del presidente Hosni Mubarak lo avevano denominato il Venerdì della Rabbia e i fatti hanno confermato che non si trattava soltanto di uno slogan: in tutto l'Egitto, la rabbia popolare è esplosa davvero, ancora più di quanto non fosse avvenuto nei giorni precedenti. E, come previsto e annunciato, è dilagata subito dopo le tradizionali preghiere del riposo settimanale islamico.



NELLA MOSCHEA - L'ex capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)Mohammed ElBaradei, che era tornato in Egitto giovedì candidandosi a guidare la transizione, è stato fermato dalla polizia, riporta Al Jazeera. La polizia ha usato manganelli per disperdere il cordone di manifestanti che si era formato attorno a ElBaradei per proteggerlo dall'intervento delle forze dell'ordine. I suoi sostenitori sono quindi stati picchiati dalle forze dell'ordine, che per disperdere la folla hanno anche fatto uso di idranti. Al momento dello scoppio dei duri scontri tra manifestai e la polizia presso la piazza della moschea di Guiza, il premio Nobel per la pace Mohamed Elbaradei si è messo al sicuro all'interno del luogo di culto. Lo riporta un fotografo dell'agenzia Afp.
CARICHE DAVANTI ALLA MOSCHEA - Una vasta folla si è radunata nei pressi di uno dei palazzi presidenziali della capitale egiziana, reclamando a gran voce la fine del regime di Hosni Mubarak. Persino davanti alla moschea di al-Azhar, cuore dell'Islam sunnita, si sono verificate cariche della polizia contro i manifestanti, che hanno reagito con lanci di pietre e immondizia agli idranti, ai lacrimogeni e ai proiettili rivestiti in gomma utilizzati dalle forze speciali per disperderli.
OSCURAMENTO- Dalla notte internet risulta inaccessibile in tutto l'Egitto. Il governo sembra aver bloccato la principale arma degli attivisti. I social network sono stati fondamentali per l'organizzazione delle proteste cresciute in questi giorni . Bloccato anche il servizio di sms fra cellulari. La conferma arriva anche da Vodafone. L'operatore inglese ha fatto sapere che oggi il governo egiziano ha chiesto all'azienda di sospendere la copertura in alcune aree del Paese. E Vodafone eseguirà la richiesta spiegando che le autorità egiziane chiariranno la situazione a tempo debito.
GIORNALISTI ARRESTATI - Sarebbero almeno dieci i giornalisti arrestati, si legge sul sito di al-Masry al-Youm, secondo il quale la polizia avrebbe aggredito un gran numero di reporter, tra cui quelli della Bbc, di al Jazeera, di al-Arabiya e di altri media locali e internazionali. L'emittente satellitare al-Jazeera ha dato notizia di quattro reporter francesi arrestati al Cairo, di un suo corrispondente, Ahmed Mansour, picchiato da poliziotti in borghese, di un reporter della Bbc ferito, sempre al Cairo, mentre seguiva le proteste. Il canale all news di Al Jazeera, Mubasher, è stato «completamente oscurato in Egitto»: lo afferma un producer dell'emittente araba su Twitter. Reparti della polizia avrebbero inoltre aggredito due troupe della tv satellitare al-Arabiya nel centro della capitale, sequestrando il materiale filmato. In un momento in cui molti mezzi di comunicazione sono stati oscurati è difficile trovare conferme.
SCONTRI - Le verità sono quelle «battute» dalle agenzie. Ci sono notizie di incidenti anche ad Alessandria (dove migliaia di dimostranti si sono raccolti attorno all'ex parlamentare nasseriano Hamdiia Sabahi, possibile candidato alla presidenza) e manifestazioni ad al-Munia e a Suez. Un reporter della Bbc è stato ferito, a due troupe di Al-Arabiya è stato sequestrato il materiale filmato. Secondo Al Jazeera, la polizia è intervenuta al Cairo all'esterno della grande moschea di al-Azhar dopo la preghiera islamica del venerdì per disperdere la folla. Cortei si stanno dirigendo in direzione di piazza Tahrir, nei pressi della presidenza del Consiglio e del Parlamento. È massiccio il dispiegamento delle forze di sicurezza nella capitale egiziana. Gli uomini dei reparti speciali sono posizionati in tutti i punti strategici, riferiscono testimoni citati dal sito web del quotidiano The Telegraph.
LE ALTRE PAZZE - Non solo al Cairo, ma in tutto l'Egitto il Venerdì della collera ha riscosso partecipazione popolare. Stando a quanto riferito dai diversi testimoni oculari, da Alessandria ad Assuan, da Suez a Mansoura, decine di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare. Le autorità non hanno invece fornito alcuna stima. La situazione in molti casi è precipitata rapidamente e dai semplici raduni e cortei seguiti alle preghiere del venerdì si è passati a scontri di piazza con le forze di sicurezza, tavolta anche molto violenti. Nella capitale gli agenti in assetto anti-sommossa hanno completamente occupato la centralissima piazza al-Tahir, teatro nei giorni scorsi delle manifestazioni più imponenti. Massicio il dispiegamento di poliziotti e soldati anche in altri punti, in particolare presso la sede della televisione di Stato e la moschea di al-Azhar, cuore dell'Islam sunnita
ARRESTI - La giornata era già partita con un raid della polizia che nella notte ha arrestato una ventina di attivisti dei Fratelli Musulmani: lo ha reso noto il loro avvocato, Abdel-Moneim Abdel Maqsoud. Tra gli arrestati i portavoce Essam El-Erian, Mohamed Mursi e Hamdy Hassan. Finora la «Società dei fratelli musulmani» si e mantenuta ai margini delle protestecontro il regime del di Mubarak, lasciando ai propri militanti libertà di scelta se parteciparvi o meno. Per oggi tuttavia avrebbero annunciato che sarebbero scesi pure loro nelle strade, dopo le preghiere del venerdì, seguendo l'esempio del più importante dissidente del Paese, ElBaradei, rientrato in patria giovedì. Il governo ha messo in guardia i giovani manifestanti perché non consentano ai Fratelli di strumentalizzare le proteste.

sabato 15 gennaio 2011

I segreti perduti di Nikola Tesla [1di5]

Chi era Nikola Tesla?


N.Tesla.JPG
Nikola Tesla a quarant'anni (1896 circa)


Nikola Tesla, (in serbo Никола Тесла[?]) (Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 7 gennaio 1943), è stato un fisico, inventore eingegnere serbo naturalizzato statunitense nel 1891.[1]

È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.

I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa ladistribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.

Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare [2]. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893[3], e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti" insieme aGeorge Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.

Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti[4] gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.

Avendo sempre trascurato l'aspetto finanziario, Tesla morì povero e dimenticato all'età di 87 anni.

La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anchecampo magnetico ).

Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate come, per esempio, la robotica[5] (radio comando[5]). I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo "l'uomo che inventò il Ventesimo secolo"[6] e "il santo patrono della moderna elettricità"[7].

A causa della sua personalità eccentrica e delle sue apparentemente incredibili e talvolta bizzarre affermazioni, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo" [8] attribuendogli nel tempo curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, con alcune polemiche, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò «poca documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti e soppresse dalla "scienza ufficiale"»[9]
 

Primi anni



Tesla nacque come suddito dell'Impero Austro-Ungarico a Smiljan vicino Gospić, nella regione croata della Lika, allora facente parte dellaFrontiera Militare Croata, nel Regno di Croazia e Slavonia, e oggi in Croazia. I genitori erano entrambi di etnia serba: il padre, Milutin Tesla, nato nel 1819, era un ministro del culto ortodosso, la madre Georgina-Djuka Mandic, nata nel 1822, figlia di un prete serbo ortodosso, ricordava a memoria, pure se analfabeta, passi della Bibbia e poemi epici serbi, e aveva del talento nell'inventare oggetti d'uso casalingo. Nikola aveva un fratello e tre sorelle.

Andò a scuola a Karlovac, quindi studiò ingegneria elettrica all'Università tecnica di Graz. Durante gli studi si interessò agli impieghi dellacorrente alternata. Frequentò fino al primo semestre del terzo anno, non raggiungendo quindi il conseguimento della laurea. Seguì poi i corsi dell'Università di Praga per un'estate, studiando fisica e matematica avanzata. Si dedicò alla lettura di molti lavori, imparando a memoria interi libri grazie alla sua memoria prodigiosa. Tesla affermò, nella sua autobiografia, di avere avuto numerosi particolari momenti di ispirazione.

Nei primi anni di vita egli fu spesso malato. Soffriva di una strana malattia per cui gli apparivano davanti agli occhi lampi luminosi accecanti, sovente accompagnati da allucinazioni. Molte di queste visioni erano connesse a parole o idee che aveva in mente. Simili sintomi si ritrovano in quella che oggi si chiama sinestesia.

Ungheria e Francia



Nel 1881 si spostò a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi. Tesla divenne il responsabile elettrico dell'azienda ed in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico, secondo altri invece potrebbe essere stato il primo altoparlante. Si trasferì quindi a Maribor, in Slovenia, dove lavorò come aiuto ingegnere. In quel periodo soffrì di un esaurimento nervoso.

Nel 1882 arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, progettando migliorie agli apparati elettrici. Nello stesso anno, Tesla ideò il motore a induzione e iniziò a sviluppare diversi dispositivi che usavano il campo magnetico rotante, per i quali ottenne brevetti nel 1888.

Poco dopo, sempre nel 1882, Tesla dovette accorrere al capezzale della madre morente, arrivando poche ore prima che ella spirasse. Le sue ultime parole furono "Sei arrivato, Nidžo, mio orgoglio". Dopo la morte della madre, Tesla si ammalò. Rimase in convalescenza due o tre settimane a Gospić e nel paese di Tomingaj vicino Gračac, nell'odierna Croazia, luogo natale della madre.


Stati Uniti [modifica]


Nel 1884, al suo arrivo negli Stati Uniti, Tesla aveva in mano poco altro che una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente occupazione. In questa lettera, indirizzata a Thomas Edison, Batchelor scriveva "Conosco due grandi uomini, uno siete voi, l'altro è questo giovane". Edison assunse Tesla nella sua azienda Edison Machine Works. I compiti di Tesla furono dapprima semplici ma rapidamente si occupò anche dei problemi più complessi all'interno dell'azienda; gli fu quindi proposto di riprogettare l'esistente generatore dicorrente continua.

Nel 1919, Tesla scrisse che Edison gli aveva offerto, per quel compito, l'esorbitante premio di 50 mila dollari (equivalenti a circa 1 milione di dollari attuale). Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Il suo lavoro portò all'azienda di Edison diversi brevetti estremamente redditizi. Quando Tesla chiese del premio, secondo il racconto di Tesla, Edison rispose: "Tesla, lei non capisce il nostro senso dell'umorismo americano", e rifiutò di mantenere la promessa. Tesla si dimise quando gli fu anche rifiutato un aumento di stipendio, da 18 dollari a settimana a 25 dollari. Va notato che la cifra di 50 mila dollari corrispondeva all'intero capitale sociale dell'azienda a quel momento.

Per un certo tempo, dovette lavorare come scavatore di fossati, ironia della sorte sempre per l'azienda di Edison. Questi, tra l'altro, non volle mai studiare i progetti di Tesla riguardanti la corrente alternata polifase, essendo convinto che il futuro fosse la corrente continua. Tesla viceversa continuò a concentrarsi sulla corrente alternata.

Gli anni centrali 



Nel 1886 Tesla fondò una propria società, la Tesla Electric Light & Manufacturing. I primi finanziatori non erano d'accordo con Tesla sui suoi progetti per il motore a corrente alternata e alla fine gli tolsero il controllo della società. Tesla lavorò quindi a New York come operaio generico dal 1886 al 1887 per guadagnarsi da vivere e mettere da parte risorse per i suoi progetti futuri. Nel 1887 costruì il primo motore a induzione a corrente alternata senza attrito, di cui fece dimostrazione presso l'American Institute of Electrical Engineers (attualmente parte dell'IEEE) nel 1888. Nello stesso anno, sviluppò i principi della sua bobina di Tesla e iniziò a lavorare conGeorge Westinghouse nei laboratori di Pittsburgh della Westinghouse Electric & Manufacturing Company. Westinghouse ascoltò le sue idee per i sistemi polifase che avrebbero permesso la trasmissione di elettricità a corrente alternata lungo grandi distanze.

Nell'aprile del 1887 Tesla iniziò a investigare su quelli che in seguito sarebbero stati chiamati raggi X utilizzando i suoi tubi a vuoto a singolo nodo (analogo al suo brevetto n.514170). Questo dispositivo differiva dai primi altri tubi a raggi X per il fatto che non avevano elettrodo bersaglio. Il termine moderno per il fenomeno prodotto attraverso questo apparecchio èbremsstrahlung (o radiazione di frenamento). Sappiamo che questo dispositivo operava emettendo elettroni da un singolo elettrodo attraverso una combinazione di emissione di campo ed emissione termoionica. Una volta liberati, gli elettroni sono respinti con forza dall'intenso campo elettrico vicino all'elettrodo durante i picchi a voltaggio negativo dall'output oscillante ad alto voltaggio della bobina di Tesla, generando raggi X nel momento in cui collidono con l'involucro di vetro. Egli utilizzò altresì dei tubi di Geissler. Fin dal 1892 Tesla divenne consapevole di quelli cheWilhelm Röntgen successivamente identificò come effetti dei raggi X.

Tesla commentò i pericoli di lavorare con dispositivi produttori di raggi X a "singolo nodo", attribuendo erroneamente i danni alla pelle all'ozono piuttosto che alla radiazione:
« Sulle azioni che feriscono la pelle... noto che esse sono state male interpretate... Esse non sono dovute ai raggi Röntgen, ma semplicemente all'ozono generato in contatto con la pelle. Anche l'acido nitroso potrebbe esserne responsabile, ma per una piccola estensione »

(Tesla, in Electrical Review, 30 novembre 1895)


Tesla osservò successivamente un assistente gravemente "bruciato" dai raggi X nel suo laboratorio. Eseguì numerosi esperimenti prima della scoperta di Röntgen (compresa la radiografia delle ossa della propria mano; in seguito spedì tali immagini a Röntgen) ma non rese largamente note le sue scoperte; la maggior parte della sua ricerca è andata perduta nell'incendio del suo laboratorio avvenuto nel marzo del 1895.

Il 30 luglio 1891, a 35 anni, ottenne la naturalizzazione a cittadino americano. Sempre nel 1891 Tesla creò un laboratorio nella Fifth Avenue a Manhattan, a New York. In seguito Tesla stabilì un altro laboratorio in East Houston Street, sempre a New York. Riuscì ad accendere, a distanza e senza fili, dei tubi a vuoto in entrambi i suoi laboratori, fornendo la prova delle potenzialità della trasmissione senza fili di potenza.[26] Alcuni degli amici più stretti di Tesla erano artisti; tra questi il direttore del Century Magazine, Robert Underwood Johnson, che aveva adattato diverse poesie del poeta serbo Jovan Jovanović Zmaj (che Tesla aveva tradotto). Sempre in quegli anni Tesla era influenzato dalla dottrina filosofica vedica di Swami Vivekananda.[27]

Sistema di generazione di Nikola Tesla che utilizza circuiti a corrente alternata per trasportareenergia per lunghe distanze. Contenuto in US390721.

All'età di 36 anni Tesla depositò i primi brevetti riguardanti il sistema energetico polifase. In seguito le sue ricerche sul sistema e sui principi del campo magnetico rotante. Tesla lavorò come vice presidente dell'American Institute of Electrical Engineers (ora parte dell'IEEE) dal 1892 al 1894. Dal 1893 al 1895investigò sulle correnti alternate ad alta frequenza. Generò tensione alternata di un milione di volt usando una bobina di Tesla conica e investigò sull'effetto pellenei conduttori, progettò circuiti regolatori, inventò una macchina per indurre il sonno[senza fonte], lampade a scarica di gas senza fili e trasmise energia elettromagnetica senza fili, costruendo con successo il primo trasmettitoreradio. A St. Louis, Missouri, Tesla diede una dimostrazione relativa alla comunicazione radio nel 1893. Rivolgendosi al Franklin Institute a Filadelfia,Pennsylvania e al National Electric Light Association, descrisse e dimostrò in dettaglio i suoi principi. Riguardo alle dimostrazioni di Tesla è stato scritto molto su vari media.

All'Esposizione Universale del 1893, la World Columbian Exposition di Chicago, si svolse una fiera internazionale in cui per la prima volta fu dedicato un padiglione all'energia elettrica. Fu un evento storico dal momento che Tesla eGeorge Westinghouse introducevano i visitatori alla potenza della corrente alternata usandola per illuminare l'Esposizione. Furono esposti le lampade luminescenti di Tesla (progenitrici delle lampade neon) e i bulbi a singolo nodo. Tesla inoltre spiegò i principi del campo magnetico rotante e del motore a induzione dimostrando come far stare in equilibrio sulla punta un uovo fatto dirame durante la dimostrazione dell'apparecchio da lui costruito conosciuto comeUovo di Colombo

Alla fine degli anni 1880, Tesla ed Edison divennero avversari, in parte a causa della promozione da parte di Edison della corrente continua (DC) per la distribuzione dell'energia elettrica contro la più efficiente corrente alternata tanto voluta da Tesla e Westinghouse. Finché Tesla non inventò il motore a induzione, i vantaggi della corrente alternata per la trasmissione di alte tensioni sulle lunghe distanze furono controbilanciati dall'inabilità di utilizzare dei motori su di essa. A causa della cosiddetta "guerra delle correnti", Edison e Westinghouse fecero quasi bancarotta, perciò, nel 1897, Tesla sciolse Westinghouse dal contratto, causandogli una perdita vera e propria dei diritti d'autore sul suo Brevetto. Sempre nel 1897, Tesla fece ulteriori ricerche sulle particelle radioattive e sulla radioattività che lo portarono a formulare la teoria di base sui raggi cosmici.[28][29]

Giunto all'età di quarantuno anni, Tesla registrò il primo brevetto di base della radio (U.S. Patent 645576). Un anno dopo, egli presentò all'esercito degli Stati Uniti un'imbarcazione radiocontrollata, credendo che almeno i militari avrebbero apprezzato apparecchiature come siluri radiocomandati. Egli sviluppò la "Art of Telautomatics", una forma di primitiva robotica.[30] In seguito, nel 1898, egli fece una pubblica dimostrazione con una barca radiocomandata, nell'ambito di una mostra sull'elettricità al Madison Square Garden; utilizzò questa volta degli apparecchi con un innovativo coesore e una serie di porte logiche. Il comando radio a distanza rimase comunque una novità fino agli anni 1960. Nello stesso anno (1898), Tesla inventò anche una "candela elettrica", detta anche spark plug, per i motori acombustione interna a benzina. Egli ottenne la U.S. Patent 609250 "Electrical Igniter for Gas Engines", per questo sistema di accensione meccanica. Tesla visse al Gerlach Hotel, rinominato, in seguito, "The Radio Wave Building" al 49W della 27th Street (tra Broadway e la Sixth Avenue), nella bassa Manhattan, dove condusse prima della fine del secolo i suoi esperimenti sulle onde radio. Per onorare e ricordare il suo lavoro, nel 1977 fu posizionata sull'edificio una targa commemorativa.


Colorado Springs [modifica]

Un esperimento a Colorado Springs dove una bobina collegata a terra e sintonizzata è in risonanza con una trasmittente distante; la lampadina è accesa vicino il fondo.

Nel 1899 Tesla decise di trasferirsi per portare avanti le sue ricerche a Colorado Springs, nel Colorado, dove avrebbe avuto molto spazio per i suoi esperimenti sulle alte tensioni e le alte frequenze. Fin dal suo arrivo, egli spiegò ai giornalisti che stava conducendo degli esperimenti sulla telegrafia senza fili. Il suo diario contiene numerose spiegazioni delle sue congetture sulla ionosfera e sugli esperimenti sulle correnti telluriche del suolo, fatte di onde trasversali e onde longitudinali[31]. All'interno del suo laboratorio, Tesla provò che la terra era un buon conduttore, e produsse dei fulmini artificiali (con scariche di milioni di volt, lunghe fino a 40 metri)[32].

Lo scienziato indagò allo stesso tempo sull'elettricità atmosferica, osservando i segnali dei fulmini, catturati con i suoi ricevitori. Le riproduzioni di questi ultimi e dei suoi coesori dimostrano un inatteso livello di complessità (per esempio, modelli a elementi distribuiti,fattore Q, eliche, ritorno della radio frequenza, schemi di eterodina grezza e circuiti rigenerativi[33]). Tesla dichiarò che a quei tempi stava compiendo le sue osservazioni sulle onde stazionarie[34]. Nel suo laboratorio a Colorado Springs, egli "registrò" alcune tracce di ciò che credeva fossero segnali radio extraterrestri; ciononostante i suoi pubblici annunci e i dati che aveva rilevato furono duramente respinti dalla comunità scientifica. Tesla aveva notato alcune misure di segnali ripetitivi dal suo ricevitore, che erano sostanzialmente differenti da quelli registrati durante i temporali e dal rumore terrestre. Nello specifico, egli ricordò in seguito che i segnali apparivano in gruppi di uno, due, tre e quattro scatti insieme.

Tesla ricercò vari metodi di trasmissione di potenza ed energia senza fili su lunghe distanze (per mezzo di onde trasversali, a meno estese e più immediate onde longitudinali). Egli trasmise nella banda delle frequenze molto basse (ELF) attraverso il terreno tra la superficie della Terra e lo strato di Kennelly-Heaviside. Ricevette poi brevetti su transriceventi senza fili che sviluppavano onde stazionarie con questo metodo. Compiendo calcoli matematici e computazioni basati sui suoi esperimenti, stimò che la frequenza minima di risonanza della Terra era approssimativamente di 6 Hertz [35]. Negli anni sessanta, grazie agli strumenti matematici sviluppati daWinfried Otto Schumann, venne misurata e verificata l'esistenza di quella che in seguito rimase nota come risonanza Schumann e si appurò che questa aveva una frequenza di un ordine di grandezza comparabile con quella stimata da Tesla.

Il laboratorio di Tesla a Colorado Springs, 1900circa.

Tesla spese l'ultimo periodo della sua vita tentando di segnalare il pianeta Marte, ma solo nel 1996 Corum and Corum pubblicò una analisi dei segnali provenienti dalla magnetosfera di Giove, che indicavano una chiara corrispondenza tra la posizione di Marte a Colorado Springs e la cessazione dei segnali da Giove, nell'estate del 1899, quando lo scienziato era laggiù[36][37].

Tesla lasciò Colorado Springs il 7 gennaio del 1900: il suo laboratorio fu demolito e le sue apparecchiature vendute per pagare i debiti. Gli esperimenti compiuti in Colorado prepararono Tesla per il suo progetto successivo, la costruzione di un'infrastruttura per la trasmissione senza fili di potenza, che sarebbe divenuta meglio nota come Wardenclyffe. Gli fu assegnato il brevetto U.S. Patent 685012 per i modi di incrementare l'intensità delle oscillazioni elettriche. Il sistema di classificazione dell'ufficio brevetti degli Stati Uniti assegna correntemente questa certificazione alla Primary Class 178/43 ("telegrafia/induzione spaziale"), invece gli altri settori applicabili includono il 505/825 ("apparati relativi alla superconduttività a basse temperature").
Gli ultimi anni [modifica]

Nel 1900, con 150.000 $ (il 51% provenienti da J. Pierpont Morgan), Tesla iniziò a progettare la struttura chiamata "Wardenclyffe Tower". Nel giugno del 1902, le operazioni nel suo laboratorio furono spostate da Houston Street a Wardenclyffe. Alla fine la torre fu smantellata come un rottame durante la prima guerra mondiale. I giornali del tempo etichettarono Wardenclyffe come la "follia di Tesla da un milione di dollari". Nel 1904, poi, l'ufficio brevetti americano cambiò la sua decisione, assegnando a Guglielmo Marconi il brevetto per la radio; fu allora che iniziarono le peripezie di Tesla per riottenere la paternità dell'invenzione. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, nel 1906, egli espose la sua turbina senza pale da 200 hp (150 kW) a 16.000 rpm. Tra il 1910 e il 1911 alla Waterside Power Station di New York, alcuni dei suoi motori a turbina furono testati fino a 5000 hp.

Dal momento che il Premio Nobel per la fisica fu consegnato a Marconi per la radio nel 1909, Thomas Edison e Tesla furono menzionati da un dispaccio di agenzia come potenziali candidati per condividere il Premio Nobel del 1915, giungendo a uno dei tanti incidenti "diplomatici" del Premio Nobel. Alcune fonti affermavano[38] che, a causa dell'animosità reciproca, non fu assegnato loro il premio, nonostante gli enormi contributi scientifici, e che entrambi cercavano di minimizzare i successi dell'altro solamente per aggiudicarsi il titolo. I due scienziati rifiutarono in ogni caso di ricevere il riconoscimento se il collega l'avesse ricevuto per primo e, comunque, nessuno dei due prese in considerazione l'opportunità di condividerlo.

Dopo le polemiche, né Tesla né Edison vinsero il Nobel (anche se Edison ricevette una delle possibili 38 candidature nel 1915 e lo stesso successe per Tesla nel1937)[39]. Negli anni precedenti, solo Tesla sembrava essere stato candidato per il Premio Nobel del 1912, principalmente per i suoi esperimenti sulla messa a punto di circuiti che utilizzavano trasformatori a risonanza ad alta tensione e alta frequenza.

Nel 1915, parallelamente, Tesla intentò una causa contro Marconi tentando, senza successo, di ottenere un processo contro i diritti dell'inventore italiano. Intorno al1916 Tesla andò in bancarotta, a causa dei suoi debiti arretrati con il fisco; viveva ormai in povertà. Dopo Wardenclyffe, costruì la Telefunken Wireless Station a Sayville, Long Island, ottenendo in parte i successi a cui voleva arrivare a Wardenclyffe. Nel 1917 la struttura fu sequestrata e abbattuta dai Marines, che sospettavano potesse essere utilizzata da spie tedesche.

Precedentemente alla prima guerra mondiale, Tesla iniziò a cercare degli investitori d'oltremare che finanziassero le sue ricerche. All'inizio del conflitto, egli perse anche i contributi che riceveva per i suoi brevetti europei. Terminata la guerra, Tesla, in un articolo del 20 dicembre 1914, fece numerose predizioni sui punti di discussione del primo dopoguerra. Egli credeva che la Società delle Nazioni non fosse un rimedio per i tempi e i problemi di allora. Negli anni successivi, lo scienziato iniziò a mostrare evidenti sintomi di disturbo ossessivo-compulsivo; divenne ossessionato dal numero tre: sovente si sentiva costretto a girare attorno ad un palazzo tre volte prima di entrarvi, oppure voleva una pila di dodici tovaglioli ben piegati intorno al suo piatto ad ogni pasto, o altro ancora. La natura dei suoi disturbi era poco conosciuta a quel tempo e non erano disponibili terapie efficaci, perciò i sintomi vennero considerati come prova di una parziale infermità mentale, danneggiando senza dubbio ciò che era rimasto della sua reputazione.

A quel tempo, egli era alloggiato al Waldorf-Astoria Hotel e affittava una sistemazione a credito, indebitandosi a tal punto che la sua proprietà di Wardenclyffe venne intestata a George Boldt, proprietario del Waldorf-Astoria, per pagare un debito di 20.000 $. Nel 1917, all'incirca nel periodo in cui la Wardenclyffe Tower fu demolita dal nuovo proprietario perché il lotto di terreno acquistasse più valore, Tesla ricevette la più alta onorificenza dell'American Institute of Electrical Engineers (AIEE), laEdison Medal.

Lo scienziato, nell'agosto 1917, fissò per primo i principi riguardanti le frequenze e i livelli di potenza per la costruzione di primitive unità radar[40]. Nel 1934, infatti,Émile Girardeau, lavorando al primo sistema radar francese, affermava di aver concepito le apparecchiature "in accordo con le basi gettate da Tesla". Dagli anni venti, Tesla negoziò ripetutamente con il governo del Regno Unito per la costruzione di un sistema radar, affermando allo stesso tempo che erano stati fatti numerosi sforzi per catturare i cosiddetti "raggi della morte". È opinione comune che la rimozione del gabinetto di Chamberlain pose fine alle trattative.

In occasione del suo settantacinquesimo compleanno, nel 1931, il Time Magazine gli dedicò l'intera copertina[41], ringraziandolo per i suoi contributi nel campo della generazione di energia elettrica. Tesla aveva ricevuto il suo ultimo brevetto nel 1928 per un apparecchio destinato al trasporto aereo, che rappresentava il primo esempio di aeromobile a decollo e atterraggio verticale. Nel 1934 poi scrisse al console del suo paese natale Janković un messaggio di gratitudine nei confronti diMihajlo Pupin, che aveva dato il via ad un programma di donazioni grazie al quale molte compagnie americane potevano supportare le sue ricerche. Tesla aveva però rifiutato i finanziamenti, preferendo vivere della sua modesta pensione iugoslava, continuando così i suoi esperimenti.
Teorie sui Campi [modifica]

Lettera di Einstein a Tesla

All'età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa "analizzava tutti i dettagli" e che sperava di presentarla al più presto al mondo[42]. All'epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo considerarono oltre i limiti della ragione; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato.

Il grosso di questa teoria venne sviluppato tra il 1892 e il 1894, durante il periodo in cui egli conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l'utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta: essa spiegava l'attrazione gravitazionale terrestre utilizzando principi di elettrodinamica che consistevano di onde trasversali (in piccola parte) e onde longitudinali (per la maggior parte). Ricordando ilprincipio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che:
« Non c'è nulla che sia dotato di vita - dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura - in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti. »


Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:
« ...la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale [sic!] Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"...[43] »


Tesla fu dunque critico rispetto il lavoro di Einstein sulla relatività:
« ...[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re..., i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...[44] »


Lo scienziato affermò addirittura che:
« Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io[45] mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.[46] »

Armi ad energia diretta [modifica]

Più tardi nella sua vita, Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce".[47] La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[48][49] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[50][51]
Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
Un dispositivo per intensificare ed amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica repellente, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.

Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937, egli compose un trattato intitolato "The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media" che riguardava fasci di particelle cariche,[52] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio delNikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsioneelettrostatica.[53]

Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun:
« [l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[54] Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea. »

("'Death Ray' for Planes". New York Times, 22 settembre, 1940)


Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[55] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[56] ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma. Tesla aveva fallito.[57]
Invenzioni teoriche [modifica]

Tesla fece delle ipotesi di come le forze elettriche e magnetiche potessero distorcere, o addirittura modificare, il tempo e lo spazio e sulle procedure attraverso le quali l'uomo potesse controllare tali energie. Verso la fine della sua vita, rimase affascinato dalla teoria secondo cui la luce è formata sia da particelle elementari sia da onde, un postulato fondamentale già compreso nella fisica quantistica. Queste ricerche lo portarono all'idea di creare un “muro di luce”, manipolando in un certo modo le onde elettromagnetiche. Questo misterioso muro di luce dovrebbe consentire di alterare a piacimento il tempo, lo spazio, la gravità e la materia, e da questo rinacquero una serie di progetti di Tesla che sembrano usciti direttamente dalla fantascienza, come gli aerei antigravità, il teletrasporto, e il viaggio nel tempo.

La più singolare invenzione che Tesla ipotizzò è probabilmente la “macchina per fotografare il pensiero”[senza fonte]. Egli pensava che un pensiero formatosi nel cervellocreasse una corrispondente immagine nella retina, e che l'impulso elettrico di questa trasmissione neurale potesse essere letto e registrato in un dispositivo. L'informazione immagazzinata, poi, potrebbe essere elaborata da un nervo ottico artificiale e visualizzata come immagine in uno schermo.

Un'altra invenzione teorizzata da Tesla è comunemente chiamata “macchina volante di Tesla” [58]. Tesla dichiarò che uno degli scopi della sua vita era quello di creare una macchina volante che potesse funzionare senza l'uso di un motore o ali, alettoni, propellenti o di qualsiasi fonte di combustione interna. Inizialmente, Tesla pensò ad un aereo che avrebbe dovuto volare grazie ad un motore elettrico alimentato da un generatore a terra. Con il passare del tempo, ipotizzò che questo aereo potesse muoversi in maniera interamente meccanica. La forma ipotizzata per il velivolo è quella tipica di un sigaro o di una salsiccia. Questo fatto, in seguito, sarà sfruttato daiteorici della cospirazione degli UFO.

Tesla è ulteriormente conosciuto per l'invenzione di una speciale radio chiamata “Teslascopio”, progettata con l'intenzione di comunicare con forme di vita extraterrestredi altri pianeti.
Serbo o croato? [modifica]

La nazionalità natale di Tesla è stata spesso contesa tra le odierne repubbliche di Serbia e di Croazia. Pur essendo nato a Smiljan, un paese attualmente situato in Croazia, Tesla era di famiglia serba. Nacque infatti da una famiglia di cui il padre, Milutin, era un prete serbo ortodosso e la madre Georgina-Djuka Mandic era figlia anch'essa di un prete serbo ortodosso, Nikola Mandic (1800-1863). Georgina era la quarta di otto figli e si prese cura dei fratelli in seguito alla morte precoce della madre (nonna materna di Nikola Tesla), Sofia Mandic (nata Budisavljevic a Gracac in Lika) ed è per questo motivo che non ebbe l'opportunità di istruirsi. Va tenuto infine presente che all'epoca il Regno di Croazia era unificato alla corona del Regno di Ungheria; infatti la sua terra era parte dell'impero austro-ungarico in cui lui è nato e cresciuto. In ogni caso Tesla assunse la cittadinanza statunitense nel 1897.
La morte dello scienziato e gli avvenimenti successivi [modifica]

Tesla morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l'8 gennaio del 1943, all'età di 86 anni. Nonostante avesse venduto i suoi brevetti sulla corrente alternata, egli era praticamente nullatenente e lasciò consistenti debiti. In seguito, nello stesso anno, la Corte Suprema degli Stati Uniti impugnò il suo brevetto numero645576, riconoscendo lo scienziato come l'inventore della radio.

Al momento della sua morte, l'inventore stava continuando a lavorare sul teleforce, un progetto che aveva proposto senza successo al Dipartimento della Guerra degli USA; sembra che il raggio proposto - che la stampa aveva ribattezzato "raggio della pace" o "raggio della morte" - avesse a che fare con le sue ricerche sul fulmine globulare e sulla fisica del plasma, e che fosse composto di un flusso di particelle. Il governo americano non trovò alcun prototipo dell'apparecchio nella cassaforte, ma i suoi scritti vennero classificati come top secret. Il cosiddetto "raggio della pace" costituisce un elemento di alcune teorie cospirative come mezzo di distruzione. J. Edgar Hoover dichiarò il caso "most secret", vista la natura delle invenzioni di Tesla e dei suoi brevetti[59]. Uno dei documenti afferma che "furono ritrovati 80 bauli in luoghi differenti, che contenevano trascrizioni e piani aventi a che fare con i suoi esperimenti[...]".[senza fonte] Charlotte Muzar scrisse che c'erano diversi fogli e oggetti "mancanti"[60].

Dopo la sua morte, la famiglia di Tesla e l'ambasciata iugoslava lottarono con le autorità americane per ottenere questi oggetti, per la potenziale importanza di alcune delle sue ricerche. Infine la nipote Sava Kosanoviċ entrò in possesso di alcuni dei suoi effetti personali, che ora sono esposti al museo Nikola Tesla di Belgrado, inSerbia[61]. Le esequie dello scienziato ebbero luogo il 12 gennaio 1943, nella Cattedrale di Saint John the Divine di Manhattan, a New York. In seguito al funerale, il suo corpo fu cremato. Le sue ceneri vennero trasportate a Belgrado, nella sua Jugoslavia, nel 1957. L'urna fu allocata nel museo che porta il suo nome, dove si trova tutt'oggi.

Tesla non amava posare per i ritratti; lo fece una sola volta, per la principessa Vilma Lwoff-Parlaghy, ma il ritratto andò perduto. Il suo desiderio era quello di avere una scultura fatta dal suo amico più vicino, lo scultore croato Ivan Meštrović, che a quel tempo si trovava negli Stati Uniti, ma morì prima di vederlo terminato. Meštrović fece per lui un busto in bronzo (1952), conservato nel museo di Belgrado, e una statua (1955/56) alloggiata presso l'Istituto Ruđer Bošković a Zagabria. Questa scultura venne spostata nel centro di Zagabria, in via Nikola Tesla, in occasione del 150º anniversario della sua nascita, e ne fu consegnato un degno duplicato all'Istituto. Nel1976 venne sistemata una statua di bronzo di Tesla nel parco statale di Niagara Falls nello stato di New York; nel 1986 venne eretta un'opera analoga nella sua città natale Gospić.

Statua di Nikola Tesla al Niagara Falls State Park

Il 2006 venne proclamato dall'UNESCO e dai governi di Serbia e Croazia come anno di Nikola Tesla. In occasione del 150º anniversario della sua nascita, il 10 luglio 2006, il villaggio ricostruito di Smiljan (che era stato demolito durante le guerre neglianni novanta) fu aperto al pubblico assieme alla casa del grande scienziato, allestita come museo alla memoria; venne inoltre dedicato alla vita e al lavoro di Tesla un nuovo centro multimediale. La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, dove il padre dell'inventore faceva servizi di manutenzione, venne completamente ristrutturata e sia il museo che il centro multimediale furono riempiti di repliche e riproduzioni delle invenzioni di Tesla. Il museo, in particolare, ha raccolto pressoché ogni documento mai pubblicato da e su Nikola Tesla, la maggior parte dei quali procurati da Ljubo Vojovic, della Tesla Memorial Society di New York.[62] Accanto alla casa dello scienziato è stato eretto un monumento creato dallo scultore Mile Blazevic; nella vicina cittadina di Gospić, nella stessa data, è stata inaugurata una scuola superiore intitolata a Nikola Tesla e presentata una replica della statua dell'inventore, il cui orginale è custodito a Belgrado, preparata da Franco Krsinic.

Negli anni seguenti alla sua morte, molte delle sue innovazioni, teorie e affermazioni vennero usate in modo controverso per sostenere varie voci, ipotesi e teorie non scientifiche. Molti dei lavori di Tesla erano conformi ai principi e ai metodi accettati comunemente dalla comunità scientifica, ma la sua stravagante personalità e le sue pretese talvolta irrealistiche, combinate con il suo indiscutibile genio, lo hanno reso una figura popolare tra i teorici delle cospirazioni dell'occulto. Alcuni di essi, in effetti, credevano addirittura che lo scienziato fosse un essere angelico mandato sulla Terra da Venere per rivelare la conoscenza scientifica all'umanità[63].
La sua personalità [modifica]
Amicizie [modifica]

Mark Twain nel laboratorio di Tesla, primavera del 1894. Lo scrittore era un grande amico dello scienziato

Negli anni centrali della sua vita, Tesla strinse una forte amicizia con Mark Twain, il quale trascorreva molto tempo insieme a lui, anche nel suo laboratorio. Tesla era rimasto molto amareggiato dalle ripercussioni del suo battibecco con Edison; tanto che, il giorno dopo la morte di quest'ultimo, il New York Times conteneva numerosi encomi della vita del ricercatore, con un'unica opinione negativa scritta da Tesla:
« ... Non aveva hobby, non apprezzava alcun divertimento di qualunque tipo e viveva trascurando completamente le più elementari regole d'igiene. ... Il suo metodo era estremamente inefficiente, a tal punto che egli dovette coprire un immenso campo di ricerche per giungere assolutamente a nulla, finché la cieca fortuna intervenne e, dapprima, io fui quasi uno spettatore dispiaciuto per ciò che lui faceva, sapendo che appena un po' di teoria e calcoli gli avrebbero evitato il 90% della fatica. Ma egli nutriva un autentico disprezzo per la cultura dei libri e la conoscenza matematica, fidandosi interamente del suo istinto di inventore e del suo senso pratico da americano. »


Poiché Edison era già molto vecchio, giunse al punto di dire che, guardandosi indietro, il più grande errore che avesse mai commesso era quello di non aver mai rispettato Tesla o il suo lavoro. Questo giovò davvero poco ai loro rapporti pressoché inesistenti.

Tesla conosceva bene anche Robert Underwood Johnson. Aveva rapporti di amicizia con Francis Marion Crawford, Stanford White, Fritz Lowenstein, George Scherff e Kenneth Swezey. Ciononostante, era considerato dai più un cinico.
Sessualità [modifica]

Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche[63][64]. Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento.

Come tanti in questo momento storico, Tesla, scapolo a vita, divenne un acceso sostenitore di una versione, autoimposta con la riproduzione selettiva, dell'eugenetica. In un'intervista del 1937, egli affermò:
« [...] il nuovo senso di compassione dell'uomo iniziò ad interferire con lo spietato meccanismo della natura. L'unico metodo compatibile con le nostre nozioni di civilizzazione e di razza è quello di impedire la proliferazione degli esseri non adatti per mezzo della sterilizzazione e della guida consapevole dell'istinto riproduttivo [...]. Fra gli eugenisti, è opinione comune che bisognerebbe rendere più difficile il matrimonio. È innegabile che, a chiunque appaia come un genitore poco raccomandabile, dovrebbe essere proibita la generazione di figli. Nel giro di un secolo, il caso di una persona normale che si unisca con una eugeneticamente non adatta, sarà improbabile quanto il caso che la veda sposata ad un criminale incallito[65]. »


Nel 1926, Tesla, commentando durante un'intervista le malattie della subordinazione sociale delle donne e la lotta di queste verso l'uguaglianza dei sessi, indicò che il futuro dell'umanità sarebbe stato governato dalle "Api Regine". Credeva, infatti, che le donne sarebbero diventate il sesso dominante del futuro.[66]
Disinteresse per il denaro [modifica]

Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all'età di 40 anni, ma donò quasi tutti i suoi diritti d'autore sulle invenzioni future. Era particolarmente inetto nel gestire le sue finanze, completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell'energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dagli affari, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con i creditori.
Ossessioni e disturbi [modifica]

Tesla, affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, aveva numerose quanto inusuali abitudini ed idiosincrasie. Faceva le cose in tre, ed esigeva che la camera d'albergo dove alloggiava avesse un numero divisibile per tre. Si sa che egli era fisicamente contrario alla gioielleria, specialmente alle collane di perle e che era ossessionato dai piccioni: ordinava speciali semi per i volatili che nutriva nel Central Park, portandone alcuni nella sua stanza in hotel. Era un amante degli animali; spesso gioiva alla vista di una cucciolata di gatti.

Tesla, per sua volontà, visse gli ultimi anni della sua vita in una suite di due stanze al 33º piano del New Yorker Hotel, nella Room 3327, dove, giunto alla fine dei suoi giorni, mentre già scivolava in ciò che i più considerano uno stato mentale alterato, avrebbe chiesto di esser visitato quotidianamente da un particolare piccione bianco. Egli avrebbe affermato che il volatile era molto prezioso per lui. L'aneddoto racconta che un giorno il piccione si ammalò; Nikola tentò di soccorrerlo per rimetterlo in salute, ma esso morì tra le sue braccia. L'inventore non era un uomo religioso; credeva, infatti, che doveva esserci una spiegazione scientifica per ogni cosa ed era sostanzialmente ateo. Ma quando quel piccione bianco morì, Tesla giurava di aver visto una luce molto chiara venir fuori dai suoi occhi, così luminosa che nemmeno lui sarebbe riuscito a crearne una di pari intensità.
Questo episodio lo portò a credere che il candido uccello fosse in origine qualcosa di spirituale. Molti biografi annotano che Tesla considerò la morte del piccione come il "colpo finale" per lui e per il suo lavoro.

Tesla era molto severo circa l'igiene e la pulizia, in un periodo in cui un comportamento così estremo era visto come una stranezza. Era altamente meticoloso e organizzato, e spesso lasciava note e appunti per gli altri, per evitare di dover riorganizzare i suoi lavori.
Guerra [modifica]

Lo scienziato credeva che la guerra non potesse essere evitata finché la causa del suo ritorno non fosse stata rimossa, ma si opponeva alle guerre, in generale[67]. Egli cercava di ridurre le distanze, come nella comunicazione per una miglior comprensione, così nei trasporti e nella trasmissione dell'energia, come un modo per stringere amichevoli relazioni internazionali[68].

Egli predisse che
« un giorno l'uomo connetterà il suo apparato con i moti originari dell'universo...e le vere forze che spingono i pianeti sulle loro orbite e li fanno ruotare spingeranno i suoi macchinari. »

L'istruzione [modifica]

Tesla era un poliglotta. Accanto al serbo e al croato, conosceva perfettamente altre sette lingue: il ceco, l'inglese, il francese, il tedesco, l'ungherese, l'italiano e il latino.
Lauree e diplomi universitari [modifica]

Tesla studiò matematica, fisica e ingegneria alla Scuola Politecnica di Graz, in Austria, l'odierna Technische Universität Graz. Due fonti sostengono che egli ricevette la Laurea Magistrale dall'Università di Graz.[69][70] L'Ateneo nega di avergli conferito tale titolo e informa che egli non proseguì mai gli studi oltre il primo semestre del suo terzo anno, durante il quale Tesla smise di seguire le lezioni[71]. Altri affermano che l'inventore venne espulso senza una laurea per il mancato pagamento delle tasse scolastiche del primo semestre del primo anno da matricola.[72][73] Secondo un suo compagno di stanza nel college, egli non ottenne alcun titolo universitario.[74] Tesla fu persuaso più tardi dal padre ad iscriversi al Dipartimento Charles-Ferdinand dell'Università di Praga, che egli frequentò per la sessione estiva del 1880. Dopo la morte del padre, si trasferì a Budapest nel gennaio del 1881, dove trovò un impiego come progettista e disegnatore al Central Telegraph Office.[75]Doctor Honoris Causa

Per il suo lavoro Tesla ricevette numerose Lauree honoris causa da molti Atenei, tra i quali: Columbia University, Technische Universität Graz, Università di Zagabria,Istituto Politecnico di Bucarest, Università di Belgrado, Università di Brno, Università di Grenoble, Università di Parigi, Università di Poitiers, Università Carolina diPraga, Università di Sofia, Technische Universität Wien, e Yale University. [76]

Il "gatto di Schroedinger" o gatto quantistico

 

Il gatto di SchroedingerIl paradosso del “Gatto di Schroedinger” venne proposto nel 1935 da Erwin Schroedinger (1887-1961) [N.d.r. scritto anche: Schrödinger], uno dei fondatori della meccanica quantistica. Secondo questa teoria gli oggetti non possono essere descritti con precisione, con conseguenze paradossali: una particella si può trovare in più di un posto contemporaneamente, un elettrone può passare attraverso barriere invalicabili. Questi effetti, però, sono confinati al mondo microscopico: nella realtà di tutti i giorni non percepiamo nulla di simile. Nel caso del paradosso di Schroedinger, invece, la m.q. sembra applicarsi ad un gatto “quantistico”, invadendo il campo delle normali esperienze. Per risolvere questo paradosso dobbiamo applicare il paradigmaquantistico anche all’esperienza quotidiana.

 

 

 

Le onde e l’interferenza

   Per comprendere i fenomeni quantistici serve una parentesi sui fenomeni ondulatori, come le vibrazioni che si producono in una corda tesa quando viene pizzicata. Le onde che si formano sulle corde di uno strumento come il violino si trasmettono all'aria che le diffonde sotto forma di onde sonore. La lunghezza d'onda caratterizza l'altezza del suono; minore la lunghezza d'onda, più acuto il suono. Il violino, le cui corde sono corte, produce un suono di tonalità più alta rispetto al contrabbasso.
    Anche la propagazione della luce rientra nel campo della teoria ondulatoria; la luce è composta da onde elettromagnetiche. In questo caso la lunghezza d'onda determina il colore della luce; la radiazione con lunghezza d'onda maggiore (poco meno di un millesimo di millimetro) ha colore rosso, quella con lunghezza d'onda minore (circa mezzo millesimo di millimetro) violetto. La normale luce atmosferica, la luce "bianca", è composta dall'insieme della luce di tutti i colori, in cui può essere scomposta. Un esempio di scomposizione naturale della luce è l'arcobaleno, nel quale sono identificabili tutte le lunghezze d'onda visibili; la luce rossa si trova ad una estremità, la luce violetta all'estremità opposta.
    Gli esperimenti di laboratorio confermano la natura ondulatoria della luce; ad esempio i raggi luminosi possono fare osservare fenomeni di diffrazione ed interferenza. Se si fa passare un raggio di luce attraverso uno stretto forellino e si raccoglie la luce sullo schermo, si osserva una macchia luminosa con i bordi colorati (la figura di diffrazione), spiegabile dalla teoria ondulatoria.
   Per rilevare l’interferenza si fanno passare raggi luminosi attraverso un cartone con  due sottili fenditure; chiudendo prima l'una e poi l'altra si osservano due figure di diffrazione. Mantenendole invece tutte e due aperte non si osserva la sovrapposizione delle due figure di diffrazione, come ci si aspetterebbe, ma una successione di frange scure e luminose - la figura di interferenza, che può essere spiegata con la teoria ondulatoria. Nei vari punti dello schermo la luce proveniente da ciascuna delle due fenditure percorre una distanza diversa; nella posizione centrale il percorso è identico per i due raggi luminosi, spostandosi verso l'una o l'altra delle fenditure il percorso del raggio proveniente dalla fenditura più vicina è più breve rispetto a quello del raggio che viene dalla fenditura più lontana.
   Se la differenza di percorso è uguale alla lunghezza d'onda della radiazione (o ad un suo multiplo) i due raggi luminosi si trovano entrambi nella parte "alta" o nella parte "bassa" dell'onda, per cui si sovrappongono e si osserva una luminosità elevata. Se invece la differenza di percorso corrisponde a metà della lunghezza d'onda (o ad un suo multiplo più un mezzo) la parte "alta" di un raggio viene ad incontrarsi con la parte "bassa" dell'altro raggio, per cui i due raggi si annullano a vicenda e si osserva una frangia scura.

 

L’interferenza degli elettroni

   Le particelle studiate dalla meccanica quantistica, come l’elettrone, sono di dimensioni infinitesimali. L'elettrone è uno dei componenti dell'atomo, assieme a protone e neutrone. Normalmente è rappresentato come una particella, con la sua massa e la sua carica elettrica. Questo modello è sfruttato in numerose applicazioni pratiche, come i raggi catodici.
   In alcuni esperimenti, però, l’elettrone si comporta in maniera sorprendente: se ad esempio si modifica l’esperimento delle due fenditure, sostituendo alla sorgente di luce una sorgente di elettroni ed allo schermo un rivelatore di particelle, si osserva una figura di interferenza (una successione di zone colpite da molte particelle e di zone colpite da pochissime particelle). In questo esperimento gli elettroni sembrano comportarsi come onde.

 

L’onda di probabilità

   La meccanica quantistica permette di spiegare l’interferenza degli elettroni associando loro delle onde. L’onda che descrive l’elettrone, però, non è un’onda ordinaria, ma un’onda di probabilità. Ogni particella è descritta da una funzione d’onda che indica la probabilità che essa si trovi in una determinata posizione.
    L’interferenza tra gli elettroni si verifica perché una certa quota di probabilità di un elettrone passa da una fenditura ed un’altra quota di probabilità passa dall’altra fenditura. L’elettrone passa da entrambe le fenditure.
   L’aspetto più curioso è che non ci si può chiedere da quale fenditura sia passato un elettrone. Se mettessimo un contatore di elettroni su una delle due fenditure sapremmo con esattezza se un elettrone è passato da una fenditura o dall’altra, ma allo stesso tempo il fenomeno di interferenza scomparirebbe.

 

L’interpretazione di Copenhagen

   Le formule della meccanica quantistica sono molto precise nel prevedere i risultati degli esperimenti, ma la loro interpretazione è controversa. L’interpretazione che abbiamo descritto è detta “interpretazione di Copenhagen” dalla città di Niels Bohr (1885-1962), che la propose nel 1927. In questa interpretazione il concetto di “processo di misura” è fondamentale. Prima di una misura, l’elettrone si trova in uno stato indefinito; possiamo solamente calcolare la probabilità dei risultati che la misura potrà dare. Il processo di misura implica una interazione tra lo strumento e l’elettrone, per cui è possibile che dopo la misura lo stato del sistema sia diverso.
   Nel caso dell’esperimento delle due fenditure, l’elettrone si trova in una mescolanza di stati che genera interferenza. Per sapere a quale stato effettivamente appartenga (e quindi da che fenditura sia effettivamente passato) dobbiamo effettuare una misura; possiamo, per esempio, mettere un rilevatore di particelle su ogni fenditura. La misura ci dice in quale dei due stati si trova l’elettrone (si dice che la misura fa precipitare lo stato); di conseguenza, dopo la misura non si potrà più osservare interferenza. Effettuando la misura abbiamo scoperto che una delle due onde non esiste, e quindi essa non può interagire con l’altra onda. Se invece non sappiamo quale delle due onde effettivamente esista, esse possono interagire tra loro.
   Questa interpretazione ci costringe a ripensare il significato dei fenomeni fisici. Secondo l’interpretazione di Copenhagen, un fenomeno non è tale fino a che non viene osservato. Se non misuriamo la posizione dell’elettrone, non possiamo sapere da quale fenditura passi e anzi questa è una domanda priva di senso. In questo modo possiamo concepire l’idea che l’elettrone passi contemporaneamente da entrambe le fenditure.

 

La carta nascosta

    Immaginiamo che in una partita a carte il nostro avversario sia rimasto con una sola carta; dall’andamento dei turni di gioco precedenti sappiamo che questa carta può essere soltanto un Re di picche o un Asso di cuori. Secondo il nostro normale modo di pensare, questa carta è di fatto un Re di picche o un Asso di cuori. Quando la carta viene girata, ci limitiamo a prendere atto della situazione.
   Se invece interpretiamo questo esempio con i criteri della meccanica quantistica, la carta si trova in uno stato indefinito, 50% Re di picche e 50% Asso di cuori. Solo quando giriamo la carta questa assume uno dei due valori possibili. Non è facile adeguarsi a questo modo di pensare e non sorprende che molti fisici, come Albert Einstein, lo considerassero inaccettabile:

 

“Sembra difficile poter dare un’occhiata alle carte di Dio. Ma che Dio giochi a dadi come la attuale teoria quantistica gli richiede, è un fatto che non posso credere neppure per un solo momento.”

 

“Le teorie di Bohr mi interessano moltissimo, tuttavia non vorrei essere costretto ad abbandonare la causalità stretta senza difenderla più tenacemente di quanto abbia fatto finora. Trovo assolutamente intollerabile l'idea che un elettrone esposto a radiazione scelga di sua spontanea volontà la direzione del salto. In questo caso preferirei fare il croupier di casinò piuttosto che il fisico”.

 

La camera del gatto

   In tutti gli esempi che abbiamo visto le bizzarrie della meccanica quantistica sono confinate al mondo dell’infinitamente piccolo. Il paradosso proposto da Schroedinger, invece, sembra indicare che la meccanica quantistica può invadere il mondo macroscopico:

“Un gatto è posto all’interno di una camera d’acciaio assieme al seguente marchingegno: in un contatore Geiger c’è una piccola quantità di una sostanza radioattiva, tale che forse nell’intervallo di un’ora uno degli atomi decadrà, ma anche, con eguale probabilità, nessuno subirà questo processo; se questo accade il contatore genera una scarica e attraverso un relay libera un martello che frantuma un piccolo recipiente di vetro che contiene dell’acido prussico. Se l’intero sistema è rimasto isolato per un’ora, si può dire che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo ha subito un processo di decadimento. Il primo decadimento l’avrebbe avvelenato. La funzione d’onda del sistema completo esprimerà questo fatto per mezzo della combinazione di due termini che si riferiscono al gatto vivo o al gatto morto, due situazioni mescolate in parti uguali.”

 

   Il decadimento di una sostanza radioattiva (l’emissione di una particella da parte di un nucleo atomico che si trasforma in un altro elemento) è un fenomeno regolato dai principi della meccanica quantistica. Fino a che non effettuiamo una misura, non possiamo sapere se il decadimento ha avuto luogo. Il nucleo della sostanza radioattiva si trova in una mescolanza di stati, nucleo decaduto e nucleo non-decaduto, e soltanto una misura può fare in modo che assuma uno di questi due stati.
   Il meccanismo ideato da Schroedinger estende questa ambiguità al mondo macroscopico. Legando la sorte dell’atomo radioattivo a quella del gatto, si è costretti ad utilizzare il modello quantistico anche per quest’ultimo: fino a che non si effettua la misura (aprendo la camera d’acciaio), il gatto non è nè vivo nè morto: si trova in una mescolanza di stati. Il gatto va descritto da una funzione d’onda, che sarà una mescolanza dei due stati gatto-vivo e gatto-morto.

 

L’uscita dal paradosso

   Il concetto di incertezza di stato sembra assurdo se esteso ad un gatto o ad un altro essere vivente. Il gattodeve essere o vivo o morto, non riusciamo ad ammettere un’altra possibilità, come invece richiede l’esempio di Schroedinger. Per uscire da questo paradosso dobbiamo ripensare la nostra visione del mondo. Normalmente riteniamo che, al di fuori di noi, vi siano cose che esistono indipendentemente da noi; il gatto esiste, e questo implica che debba essere o vivo o morto.
   Proviamo invece ad accettare completamente il paradigma dell’interpretazione di Copenhagen: quando un oggetto o un essere vivente non influenza i nostri sensi (in altri termini, non viene misurato) possiamo dire disapere qualcosa su di esso? Fino a quando non apriamo la gabbia del gatto (il che equivale ad effettuare unamisura) ha senso chiederci se sia vivo o morto? Rispondere negativamente a queste domande non ci porta a conseguenze assurde. Le nostre concezioni non riflettono le cose come stanno là fuori, ma semplicemente ci servono, ci permettono di fare fronte all’ambiente naturale in cui ci troviamo. Chiederci come siano le cose là fuori indipendentemente da quanto possiamo osservare (chiederci se il gatto sia vivo o morto prima che la gabbia venga aperta) è privo di senso. Il paradosso del gatto può essere risolto soltanto attraverso questo cambio di prospettiva.

giovedì 13 gennaio 2011

MAGICK: OSSERVAZIONI PRELIMINARI

BRANO TRANNO DAL TESTO "MAGICK" DI ALEISTER CROWLEY

Come tutti sappiamo, l’esistenza e` piena di sofferenze.
Ricordiamo solo un particolare minimo: ogni uomo e` un criminale condannato, che pero nn conosce la data della sua esecuzione.
E` molto doloroso per tutti. Percio` ogni uomo fa tutto il possibile per rinviare la data, e sarebbe disposto a sacrificare qualunque cosa per evitare la condanna.
In pratica tutte le religioni e tutte le filosofie hanno incominciato grossolanamente, promettendo ai loro seguaci il premio dell’ immortalita`.
Fino a oggi, nessuna religione si e` estinta per nn avere promesso abbastanza; il crollo attuale di tutte le religioni e` dovuto al fatto che la gente ha chiesto di controllare le garanzie.
Gli uomini hanno addirittura rinunciato ai consistenti vantaggi materiali che una religione bene organizzata puo` offrire a uno Stato, pur di nn mostrarsi acquiscenti di fronte alla frode o alla falsita`, o a un sistema che, anche se nn risulta chiaramente colpevole, nn e` in grado di dimostrare la propria innocenza.
Poiche` siamo, piu` o meno, sull` orlo del fallimento, la cosa migliore che possiamo fare e` affrontare il problema radicalmente, dall’inizio, senza idee preconcette.
Cominciamo a dubitare di ogni affermazione. Troviamo il modo di assoggettare ogni affermazione al controllo dell` esperimento. C’e` qualke verita` in tutte le pretese delle varie religioni? Esaminiamo il problema.
La difficoltà iniziale e` dovuta all’enorme abbondanza di materiale.
Intraprendere un sistema critico di tutti i sistemi religiosi sarebbe un impresa interminabile: la skiera di testimoni e troppo numerosa.
Ora, ogni religione e` ugualmente sicura di se`: e ognuna esige fede. Noi la rifiutiamo, in assenza di una prova positiva.
Ma puo` essere utile indagare se nn vi sia qualcosa su cui tutte le religioni si sono dikiarate d’accordo: perche`, se e` cosi, e` possibile che meriti una scrupolosa considerazione.
Certamente, cio` nn si trova nel dogma. Persino l’idea semplicissima dell’esistenza di un essere eterno e supremo e’ negata da un terzo della razza umana.
Le leggende sui miracoli, forse, sono universali: ma in assenza di prove dimostrative, sono inaccettabili al buon senso.
Ma che si puo` dire dell’originr delle religioni? Come mai un’affermazione nn provata a riscosso , tanto frequentemente, il consenso di ogni classe dell’umanita`? Non e` gia’ questo un miracolo?
Vi e` tuttavia, una forma di miracolo che si verifica senza  alcun dubbio: l’influenza del genio.
In Natura nn si conoscono analogie. E` addirittura impensabile un “supercane” che trasformi il mondo dei cani; ma nella storia dell’umanita` il fenomeno si presenta con regolarita` e frequenza. Ora,  vi sono tre “superuomini” in disaccordo tra loro. Che cosa vi e` in comune tra Cristo, Il Buddha, e Maometto?
Esiste almeno un punto sul quale tutti e tre siano d’accordo?
NN hanno in comune alcun aspetto della dottrina o dell’etica, ne’ una teoria dell’ ‘aldila`’; eppure, nella storia della loro vita, troviamo un’unica identita`, tra tante diversita`.
Il Buddha nacque principe, e mori’ mendicante.
Maometto nacque mendicante, e mori’ principe.
Cristo rimase pressocche’ ignoto per molti anni dopo la sua morte.
Autori devoti hanno scritto le vite di questi tre personaggi, e per tutti e tre vi e` una cosa in comune: un’omissione. Nessuno ci dice nulla sulla vita del Cristo  tra i dodici e i trent’anni. Maometto spari’ in una grotta. Il Buddha lascio’ il suo palazzo, e rimase a lungo nel deserto.
Ognuno di loro, dopo aver taciuto fino al momento al momento della sparizione, al suo ritorno comincio` immediatamente a predicare una nuova legge.
E’ un fatto tanto curioso da indurci a controllare se le storie degli altri grandi capi religiosi lo contraddicono o lo smentiscono.
Mose’ visse un esistenza tranquilla finche nn uccise  l’egiziano. Poi fuggi` nella terra di Midian, e nn sappiamo nulla di cio` che fece laggiu`; tuttavia, nn appena ritorno`, mise sossopra l’Egitto.
In seguito, inoltre, egli si assenta per pochi giorni, sul Monte Sinai, e ritorna portando in mano le Tavole della Legge.
San Paolo, dopo la folgorazione sulla via di Damasco, vive nell’deserto dell’Arabia per molti anni, e al suo ritorno scuote fino alle fondamenta L’Impero Romano.
Persino nelle leggende dei selvaggi troviamo lo stesso tema universale: un individuo che nn e` nessuno si allontana per un periodo di tempo piu’ o meno lungo, e ritorna come “grande stregone”: ma nessuno, mai, riesce a sapere che cosa gli e` accaduto.
Tenuti ne debito conto il mito e la favola, ci troviamo comunque di fronte a quest’unica coincidenza. Un nessuno si allonta, e quando ritorna e`qualcuno. E` un fatto che nn trova spiegazione normale.
Non vi e` null che permetteva di sostenere che costoro fossero uomini eccezionali fin dall’inizio.
Ciascuno ritorno` solo.
Quale era la natura del loro potere? Che cosa era accaduto loro, durante l’assenza?
La storia nn ci aiutera` a risolvere il problema, perke la storia tace.
Possediamo solo racconti fatti da quegli stessi uomini.
Sarebbe veramente straordinario, se scoprissimo che tali racconti coincidono.
Dei grandi maestri che abbiamo nominato, Cristo tace; gli altri 4 dicono qualcosa; qualcuno piu`, qualcuno meno.
Il Buddha fornisce particolari troppo complicati per riferirli in questa sede: ma in sostanza, in un modo o nell’altro, scopri` la forza segreta dell Universo e se ne impadroni`.
Circa le esperienza di San Paolo, abbiamo solo una fuggevole allusione: dice di essere stato “rapito in cielo e di aver visto e udito cose di cui nn era lecito parlare”.
Maometto dice, approssimativamente, di essere stato “visitato dall’Angelo Gabriele”, che gli comunicava messaggi di ‘Dio’.
Mose` dice di aver visto Dio.
Per quanto tali affermazioni, a prima vista, appaiano diverse, tutte concordano nell’annunciare un’esperienza della categoria che 50 anni fa sarebbe stata chiamata sovrannaturale, oggi puo`venire chiamata spirituale, e fra 50 anni avra un nome piu` consono, basato sulla comprensione del fenomeno che si verifico`.
I teorici nn hanno avuto difficoltà a fornire spiegazioni: ma tali spiegazioni sono molto diverse.
I Maomettani sostengono ke Dio esiste, e mando` veramente Gabriele a recare messaggi a Maometto: ma tutti gli altri li contraddicono. E data la natura del caso e` impossibile trovare una prova.
La carenza di prove e` stata sentita cosi fortemente dal Cristianesimo (meno dall islamismo) che quasi ogni giorno sono stato confezionati nuovi miracoli per puntellare la struttura vacillante. Il pensiero moderno, respingendo tali miracoli, ha addotto teorie basate sull’epilessia e la follia.
Come se l organizzazione potesse scaturire dalla disorganizzazione! Se l’epilessia fosse causa dei grandi movimenti religiosi che hanno fatto nascere dalle barbarie una civilta` dopo l’altra, sarebbe un ottima ragione per coltivare l’epilessia.
Ovviamente, i grandi uomini nn si conformano mai ai criteri dei piccoli uomini; e colui che ha la missione di sovvertire il mondo nn puo` sfuggire alla taccia di rivoluzionario. Le mode di un periodo offrono sempre termini insultanti. La moda di Caifa era il Giudaismo, e i farisei gli dissero ke Cristo ‘bestemmiava’.
Pilato era un romano fedele al suo Impero; difronte a lui accusarono Cristo di ‘sedizione’. Quando tutto il potere era nelle mani del Papa, era necessario dimostrare che un nemico era un ‘eretico’. Poiche oggi ci stiamo avviando verso un’oligarchia mediatica, cerchiamo di dimostrare che i nostri avversari sono ‘pazzi’ e (in un paese puritano) attacchiamo la loro moralita`.
Bisogna quindi evitare ogni retorica, e cercare di esaminare, senza alcun preconcetto, i fenomeni che accaddero ai grandi capi religiosi dell’umanita`.
Non e` difficile suppore che tali uomini nn comprendessero chiaramente quanto era loro accaduto. L’unico che spiega meticolosamente il suo sistema e` il Buddha; il quale e` anke l unico ke nn e` dogmatico. Possiamo anche supporre che gli altri ritennero inopportuno spiegarsi troppo chiaramente con i loro seguaci: San Paolo, e` chiaro, segui` questa linea.
Il nostro documento migliore, percio`, e quello del Buddha; ma e` tanto complesso che un riassunto nn serve a nulla; e nel caso degli altri, se nn possediamo i racconti dei Maestri, abbiamo quelli dei loro immediati seguaci.
I metodi consigliati tra tutti questi personaggi presentano una sbalorditiva somiglianza tra loro. Raccomandano la virtu’(di vario genere), la solitudine, l’assenza di eccitamento, la moderazione nella dieta, e infine una pratica che alcuni chiamano preghiera altri chiamano meditazione(Le prime 4, a un esame attento, possono apparire come semplici condizioni per favorire la preghiera o la meditazione).
Se indaghiamo cosa si intende per queste due cose, scopriamo che in realta` sono una cosa sola. Infatti, cos’e` lo stato di preghiera o di meditazione? E` fissare la mente su di un singolo atto, stato o pensiero. [……].
LA CONTINUZIONE DEL TESTO E RIMANDATA A DOMANI SU QUESTA STESSA PAGINA PERKE MI SO ROTTO DI SCRIVERE :P