Ventuno settembre 1990. Tangentopoli ancora non c'è, le mazzette sì.
Paolo Barsacchi, morto quattro anni prima, è accusato dai vecchi
compagni del Psi di essere responsabile di una tangente da 270 milioni.
La moglie non vuole che il suo nome venga infangato e vuole parlare con i
magistrati. Interviene Giuliano Amato, deputato e vicesegretario del
Psi di Craxi. Secondo i giudici, lo fa con uno scopo: evitare “una
frittata, un capitombolo complessivo del Partito socialista”. Ecco la
registrazione originale fatta dalla donna e poi consegnata ai
magistrati. Ed ecco chi è il dottor Sottile - oggi giudice
costituzionale per volere di Napolitano - nelle sue stesse parole di
allora
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