(AGENPARL) - Roma, 07 ago -
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del giudice Fernando Imposimato
nella quale denuncia alla nostra agenzia il blocco del suo account
Facebook definendolo un "sabotaggio" da parte di chi vorrebbe che
tacesse.
Il Magistrato si è occupato nel corso
della sua carriera della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo:
è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo,
tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l'attentato al papa Giovanni
Paolo II del 1981, l'omicidio del vicepresidente delConsiglio Superiore
della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palmae
Girolamo Tartaglione. Attualmente si occupa della difesa dei diritti
umani.
[LETTERA]
Gentile Direttore,
La informo che "ignoti" hanno da tre
giorni, bloccato il mio account Facebook e quello dell'ingegnere Niccolò
Disperati , mio amministratore su facebook . Credo si tratti di un
attacco doloso da parte di chi vuole farmi tacere. Ma io continuerò a
parlare e a dialogare con i giovani e i lavoratori, ai quali va il
mio pensiero solidale e amichevole.
Per questo mi scuso con i miei amici di facebook - oltre 22.000,- poichè sono nella impossibilità di comunicare con loro, e di formulare le mie valutazioni sull'azione del Governo , sulle priorità da rispettare e sul pericolo gravissimo di stravolgimento della Costituzione, che sta avvenendo nella indifferenza generale, come oggi ha ricordato il costituzionalista Alessandro Pace . Ricordo che Aristotele scrisse, nel 450 AC, che "occorre difendere la Costituzione, standole vicino". E aggiunse "quelli che si danno pensiero della Costituzione devono procurare motivi di timore in modo che i cittadini siano in guardia e non allentino la vigilanza intorno alla Costituzione". Questo pensiero è di una attualità impressinante. Avevo cominciato a creare allarme, ma è quello che mi è stato impedito di fare.
Per questo mi scuso con i miei amici di facebook - oltre 22.000,- poichè sono nella impossibilità di comunicare con loro, e di formulare le mie valutazioni sull'azione del Governo , sulle priorità da rispettare e sul pericolo gravissimo di stravolgimento della Costituzione, che sta avvenendo nella indifferenza generale, come oggi ha ricordato il costituzionalista Alessandro Pace . Ricordo che Aristotele scrisse, nel 450 AC, che "occorre difendere la Costituzione, standole vicino". E aggiunse "quelli che si danno pensiero della Costituzione devono procurare motivi di timore in modo che i cittadini siano in guardia e non allentino la vigilanza intorno alla Costituzione". Questo pensiero è di una attualità impressinante. Avevo cominciato a creare allarme, ma è quello che mi è stato impedito di fare.
Grazie per la ospitalità Ferdinando Imposimato
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