Nel 1982, John Coleman*,
un ex agente dell’intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi
del potere e a tutte le carte segrete, rivelò che l'ex Presidente del
Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana,
che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione
della popolazione, pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer
gestiti dalla loggia massonica P2, allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Roma" e del Bilderberg, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione».
In "La Cerchia dei Cospiratori",
Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare
l'Italia per destabilizzare il Medio Oriente, loro obiettivo
principale.
Moro progettava di dare stabilità all'Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica,
rafforzando l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che
la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere.
Coleman descrive con dovizia di particolari la sequenza di eventi, che
paralizzò l'Italia: il rapimento di Moro e la spietata esecuzione della
sua scorta, da parte delle Brigate Rosse, nella primavera del 1978
alla luce del giorno, e la sua successiva uccisione.
Il 10 novembre 1982, in un'aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo Moro - che è stato un leader politico per decenni «fu minacciato da un agente del "Royal Institute for International Affaire" (RTIA), mentre era ancora ministro».
Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, «molti
di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell'implicazione
di un alto funzionario degli Stati Uniti nel piano per uccidere Moro».
Tra il giugno e il luglio del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio
di suo marito era stato il risultato dì una serie di minacce alla sua
vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante
della politica degli Stati Uniti".
Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tua linea politica, la pagherai cara».
In
una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A
Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in grado di
identificare la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni
rispose che si trattava di Henry Kissinger, come aveva
già detto precedentemente».
Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di
una nazione europea indipendente? La testimonianza sensazionale, e
potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di
Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell'Europa
occidentale, ìl 10 novembre 1982.
Curiosamente,
nessun canale televisivo americano pose l'attenzione su quella
notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio.
Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, come capiremo meglio
nella seconda parte del libro, quando parleremo del "Council Foreign
Relatìons".
Tratto da "Il club Bilderberg" di Daniel Estulin
NELLA FOTO: Aldo Moro e Henry Kissinger
*John
Coleman (nato nel 1935) è un autore e analista di affari del mondo.
Egli sostiene di essere stato un ufficiale britannico di intelligence
per MI6 che ha scritto diversi libri e numerosi articoli analizzare la
struttura di potere del mondo.
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